Riconoscere il rischio di tsunami

I ricercatori dell'ETH di Zurigo e dell'Università di Berna stanno studiando i rischi degli tsunami nei laghi svizzeri, le cause che li scatenano e la frequenza con cui si sono verificati in passato.

Progetto tsunami sul Lago dei Quattro Cantoni
Il posizionamento dei sismometri subacquei è un lavoro di precisione, poiché la localizzazione GPS non è possibile sott'acqua. (Immagine: ETH di Zurigo/Peter Rüegg)

Sono passati 400 anni da quando uno tsunami ha sommerso le rive del Lago dei Quattro Cantoni e la città di Lucerna. Lo tsunami fu preceduto da un terremoto di magnitudo 5,9, che causò diverse frane sottomarine e una frana sul Bürgerstock. Questi eventi hanno a loro volta creato un'onda d'urto che si è propagata su tutto il lago. Si stima che l'onda fosse alta circa quattro metri e che a Ennetbürgen abbia percorso "1000 passi o tre colpi di fucile" nell'entroterra, secondo le fonti storiche.

Oggi la pianura e la riva vicino a Ennetbürgen sono saldamente in mano all'uomo. Sono ricoperte da Umwelt und Geomatik, un porto turistico, un campeggio e un centro di sport acquatici; nell'entroterra si estendono prati utilizzati in modo intensivo. Tuttavia, il pericolo di tsusnamis nel Lago dei Quattro Cantoni e in altri laghi svizzeri non è stato bandito (e quello del 1601 non è stato l'unico).

Ricerca sui rischi di tsunami

I ricercatori del Fare all'ETH di Zurigo, dell'Università di Berna e del Centro per le Scienze Ambientali Marine di Brema stanno quindi conducendo un progetto di ricerca su larga scala per studiare i pericoli degli tsunami. Tsunami marini Quanto spesso si sono verificati finora, cosa li scatena e quali sono i loro effetti.

Al centro del progetto ci sono le misurazioni sismiche nel lago dei Quattro Cantoni; i ricercatori stanno dispiegando speciali sismometri subacquei in vari punti per misurare il fondo del lago dal punto di vista sismico e geotecnico.

Gli scienziati stanno anche studiando le frane dei delta dei fiumi: lo scivolamento di parti del delta del Muotha ha provocato un maremoto nel lago dei Quattro Cantoni nel 1687. Utilizzando carotaggi dalla riva e dal fondo del lago, gli scienziati stanno cercando depositi causati da tsunami. Stanno anche utilizzando modelli al computer per simulare come le onde di marea potrebbero propagarsi nel lago.

Analisi complete dei sedimenti

Il professor Donat Fäh dell'ETH è responsabile del suddetto fulcro del progetto. È a capo della divisione pericoli sismici e analisi del rischio presso il Servizio sismologico svizzero. Fäh vuole determinare in dettaglio la struttura interna, il volume e le proprietà dei sedimenti lacustri. I ricercatori vogliono anche capire quali processi avvengono nei sedimenti e quanto sono stabili. Vogliono sviluppare un modello 3D geofisico e geotecnico per studiare la propagazione delle onde sismiche o le deformazioni causate dai terremoti, ad esempio. Infine, vogliono anche simulare al computer scenari sismici.

Vista ingrandita: Nucleo di perforazione
Le carote di sedimento possono fornire informazioni su precedenti tsunami.

Un altro obiettivo di Fäh e dei suoi collaboratori è migliorare i dati di osservazione, in particolare modernizzando e ampliando le stazioni di osservazione dei terremoti. Entro il 2020 verranno installate altre 70 stazioni. I ricercatori vogliono utilizzare i dati di osservazione per analizzare meglio i rischi sismici. Questo fa parte di un importante programma di ricerca svizzero che mira a dimostrare come il sottosuolo locale influisca sui rischi sismici e sui fenomeni indotti dai terremoti, come la liquefazione del suolo o le frane.

Uno studio classico sui rischi naturali

"Questo progetto è un classico studio sui rischi naturali per la Svizzera", afferma Flavio Anselmetti, professore di geologia all'Università di Berna, che guida il progetto tsunami insieme a Donat Fäh. Inoltre, i laghi sono il modello perfetto per gli oceani e le scoperte che si spera di ottenere da questo progetto possono essere trasferite alle condizioni del mare".

Il progetto tsunami è in corso da un anno e ne sono previsti altri tre. È finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero come progetto interdisciplinare e interuniversitario Sinergia, dall'ETH di Zurigo e dall'Ufficio federale dell'ambiente.

Intervista con Donat Fäh

La ricerca sugli tsunami nei laghi svizzeri potrebbe sembrare un po' inverosimile o esotica per i non addetti ai lavori: perché viene portato avanti un progetto del genere?
Donat Fäh: Gli tsunami nei laghi sono eventi rari, ma possono causare danni ingenti. Lo dimostra la storia degli tsunami nei laghi svizzeri. Come tutti gli altri pericoli naturali, devono quindi essere analizzati e quantificati. Questo può fornire una base per misure precauzionali.

Qual è la probabilità che si verifichi uno tsunami in un lago svizzero nei prossimi 100 anni?
Le nostre conoscenze al riguardo sono ancora incomplete e sono in fase di analisi in un sottoprogetto del progetto Sinergia del FNS per il Lago dei Quattro Cantoni. È importante conoscere non solo la frequenza degli tsunami, ma anche la loro altezza d'onda e la loro distribuzione geografica lungo la riva del lago.

Quali sono i laghi svizzeri più a rischio?
Per fare questo, avremmo bisogno di una panoramica completa del volume e della struttura interna dei depositi sedimentari di tutti i laghi svizzeri. Anche questo aspetto è oggi conosciuto solo in parte. Nel pacchetto di lavoro "Response", questa domanda viene affrontata per il Lago dei Quattro Cantoni, al fine di poter stimare i massimi tsunami possibili e i loro effetti.

Che cosa interessa di più a voi e al Servizio Sismologico Svizzero?
Il Servizio sismologico svizzero è specializzato nella ricerca sui fenomeni sismici. Oltre agli tsunami, questi includono i movimenti di massa indotti dai terremoti, come la caduta di massi o le frane, la liquefazione del suolo e la subsidenza su larga scala. Un'analisi completa del rischio sismico tiene conto non solo degli effetti diretti delle onde sismiche su edifici e infrastrutture, ma anche degli effetti dei fenomeni indotti. Questi ultimi possono assumere proporzioni molto grandi nelle Alpi.

Chi beneficia dei risultati?
Nell'ambito del progetto tsunami marino, stiamo creando una base per ricavare misure di prevenzione dei terremoti a beneficio della popolazione.

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Simulazione dello tsunami del 1601 presso Ennetbürgen

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