1968-1973: La codeterminazione come problema

Riforma arretrata a causa del referendum studentesco

Nel 1968, il Parlamento federale approvò una nuova legge sui PF che teneva conto dell'acquisizione dell'Ecole Polytechnique di Losanna da parte della Confederazione Svizzera. Tuttavia, poiché il testo della legge lasciava ampiamente aperta la questione della codeterminazione, gli studenti ricorsero al referendum. Il progetto di legge fu respinto alle urne nel giugno 1969.

Il referendum ebbe numerose conseguenze per l'ETH. Segnò l'arretratezza delle riforme che il presidente del Consiglio scientifico, Max Imboden, aveva già diagnosticato nel 1964 come "malessere svizzero". Anche il lancio del referendum da parte degli studenti fu un affronto diretto all'establishment politico e accademico dell'epoca. La vittoria del corpo studentesco dimostrò che la posizione dell'"ETH" non coincideva affatto con quella della Direzione della scuola. Anzi, divenne chiaro che la codeterminazione era un problema. Inoltre, dopo il sorprendente rifiuto della legge, si rese necessaria tutta una serie di regolamenti transitori per poter negoziare il sistema universitario federale. La politica scientifica federale è diventata ancora più differenziata e ha rinunciato alla sua quasi totale fissazione sull'ETH.

Riorientamento in condizioni difficili per la politica del personale

A questo fenomeno di crisi seguì un riorientamento caratterizzato da un desiderio di discussione e di frustrazione, anche se ben presto si svolse in condizioni di politica del personale estremamente difficili. Da quando, all'inizio degli anni '70, il Consiglio federale impose un blocco generale delle assunzioni, i problemi strutturali potevano essere risolti solo attraverso la ridistribuzione e non più con la crescita.