La scienza risponde alla pratica

L'ETH News: Qual è il motivo del formato speciale che il Centro di Scienze dell'Energia ha scelto per il simposio?
Christian Schaffner: Con questo simposio vogliamo dare all'industria l'opportunità di presentare il proprio punto di vista sull'energia. Siamo convinti che l'industria svolgerà un ruolo importante quando si tratterà di affrontare le sfide globali dell'approvvigionamento energetico. Accanto al ruolo dello Stato come regolatore e della ricerca, l'industria è la terza forza importante. All'ETH ci sono molte manifestazioni organizzate da e per gli scienziati. Il nostro simposio vuole essere un'aggiunta. Una manifestazione in cui le aziende forniscono contenuti ed entrano così in dialogo con la scienza.

Quanto sarà critico questo dibattito?
È un evento pubblico per tutte le parti interessate e ci saranno concorrenti sul podio. Non ci aspettiamo di scoprire alcun segreto sulle strategie energetiche delle aziende. Ma - ed è questo che rende speciale l'evento - vedremo le aziende a confronto diretto e come presentano e comunicano la loro strategia al mondo esterno. Ed è proprio questo confronto che renderà visibili le differenze e farà partire il dialogo. Ecco perché il dibattito con i professori dell'ETH sarà importante. Dovranno mettere alla prova i rappresentanti delle aziende.

Come si preparano gli scienziati?
Da un lato, studiano i documenti pubblici delle aziende. Alcuni professori hanno già avuto contatti con le aziende in una forma o nell'altra, sia attraverso cooperazioni nel settore della ricerca che attraverso eventi comuni. I ricercatori avranno anche un colloquio preliminare con i rappresentanti dell'industria. Ci assicuriamo inoltre che i professori ricevano in anticipo tutto il materiale che verrà presentato.

È stato difficile convincere le aziende a partecipare?
È stato emozionante. Quando abbiamo pensato al formato, ci siamo chiesti quante aziende avrebbero accettato. Abbiamo scritto a nove e speravamo in tre o quattro accettazioni. Poi ci siamo subito resi conto che un numero maggiore di aziende si è messo in contatto non appena ha scoperto che i loro concorrenti si erano iscritti. Il confronto è ovviamente stimolante anche per le aziende.

In qualità di responsabile dell'Energy Science Centre, quali spunti spera di trarre dal simposio?
Con le nostre manifestazioni pubbliche vogliamo mostrare a un vasto pubblico - sia ai rappresentanti dell'industria che ai non addetti ai lavori - cosa sta accadendo nella ricerca sull'energia e quali sono gli sviluppi in corso nel campo dell'energia. L'obiettivo di questo evento è quello di far capire meglio quali sono le sfide globali e che la strategia energetica non è solo una questione svizzera, ma internazionale. E vogliamo dimostrare che anche questo "mondo aziendale", cioè proprio queste aziende internazionali, svolgono un ruolo importante nella strategia energetica.

Volete utilizzare questo simposio per intervenire nel dibattito politico sull'energia?
Il nostro obiettivo è presentare il maggior numero possibile di fatti, informare al meglio il pubblico e stimolare la discussione. Il nostro obiettivo non è quello di fare una dichiarazione politica, ma di contribuire al dibattito pubblico.